Abbiamo intervistato Leonardo Cesarini sul tema della sostenibilità ambientale di Trenord, un argomento che si potrebbe definire curioso visto che il treno è per definizione un mezzo ecologico.


“In termini di emissioni di Co2 migliore del treno ci sono solo la bicicletta e i piedi

ci dice sorridendo Cesarini. E chiaramente non si può fare centinaia di chilometri a piedi o in bicicletta tutti i giorni per andare al lavoro o all’università, aggiungiamo noi.

Tuttavia il tema della sostenibilità è un tema ampio, oggi fortunatamente diventato centrale nelle agende politiche ed industriali di tutto il mondo. È un tema che Trenord – azienda che lavora per la sostenibilità “per natura”, occupandosi di trasporto ferroviario – da tempo sta affrontando, a 360 gradi.

“Per noi parlano i numeri” continua Cesarini “Trenord gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia, che conta un’offerta per dimensioni senza pari in Italia (e tra le prime in Europa), con oltre 2.170 corse al giorno, e passeggeri record: oggi sono circa 600mila, ma prima della pandemia avevamo raggiunto gli 820mila. Già da questi pochi dati è possibile dimensionare il nostro contributo significativo in termini di riduzione del traffico privato, delle emissioni che ne derivano, e dell’incidentalità. Ma non ci basta: abbiamo voluto alzare l’asticella avviando insieme a FNM Group due iniziative rilevanti: il progetto H2iseO, che mira a realizzare in Valcamonica la prima Hydrogen Valley italiana, e Piantalalì, un’azione di piantumazione e riforestazione in 24 Comuni sulla rete ferroviaria Ferrovienord. A queste azioni si aggiunge il piano di rinnovo della flotta che è in corso, che entro il 2025 a fronte di un investimento di Regione Lombardia che sfiora i 2 miliardi di euro porterà sui binari lombardi 222 nuovi treni, più sostenibili”.
Gli chiediamo di parlarcene in maniera più approfondita.

“Entro il 2024 in Valcamonica sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo circoleranno i primi sei treni alimentati a idrogeno ci racconta il manager. “Nell’ambito del progetto H2iseO, vogliamo dare vita nella valle a una vera e propria filiera dell’idrogeno, di cui la mobilità sia solo l’innesco, in un effetto a catena che abbia come obiettivo la decarbonizzazione delle attività. Piantalalì invece nasce nell’ambito dell’iniziativa di rigenerazione urbana FILI, ideata da FNM: con la nostra azione di piantumazione e riforestazione, vogliamo ricostituire lungo le reti ferroviarie le reti ecologiche, restituendo all’ambiente quello che lo sviluppo urbanistico ha tolto. In passato, l’avanzare della ferrovia è andato di pari passo con il retrocedere delle aree verdi, creando delle ‘spaccature’. Ora vogliamo ricucire questi ambienti con una cintura verde. Il primo progetto è già stato realizzato a Cormano; ulteriori Comuni saranno coinvolti nella seconda parte del 2022. Sono iniziative complesse, e abbiamo già messo le basi per concretizzarle nel minor tempo possibile; nel frattempo…

Nel frattempo? 

Abbiamo portato l’attenzione a un altro tema sempre più importante, quello della sostenibilità del web. Questo aspetto, troppo poco considerato oggi, non può esser dimenticato. Anche un’app e un sito web inquinano, e non poco! Per questa ragione, abbiamo deciso di far misurare l’impatto ambientale del nostro sito dall’algoritmo Karma Metrix, che ha analizzato le oltre 400 pagine dei nostri siti e dell’App. Sulla base di questa analisi, sono state individuate azioni per rendere più sostenibile anche il “nostro spazio web”, per le centinaia di migliaia di utenti che lo utilizzano ogni giorno, per consultare gli orari dei treni, acquistare un biglietto, scoprire gli itinerari per il turismo.

Siamo orgogliosi di essere la prima società italiana di trasporti di una certa grandezza ad aver aderito a questo progetto virtuoso: è un tassello di un puzzle molto ampio, che ha l’obiettivo di rendere sempre più green la nostra azienda. Ed un’ultima cosa…”

“I nostri nuovi treni sono costruiti con le più moderne tecnologie che permettono un risparmio nei consumi, per un minor impatto ambientale complessivo, e sono realizzati per il 97% con materiali riciclabili”.


Chi abbiamo intervistato:

Leonardo Cesarini, laurea alla Cattolica, direttore commerciale di Trenord (C.C.O.) e manager con oltre 30 anni di esperienza. Prima di approdare in Trenord ha ricoperto incarichi apicali in importanti realtà dei trasporti e del turismo, fra cui Meridiana (C.C.O.), EuropCar (Sales and Marketing director), Club Mediterrannee (Commercial Director).


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