La moda è sempre stata un simbolo di espressione personale e creatività, ma oggi più che mai si trova al centro di un dibattito globale: come combinare il fascino del fashion con la necessità di un futuro più sostenibile?
Con il boom degli acquisti natalizi, l’impatto ambientale della moda cresce esponenzialmente: dai materiali non sostenibili utilizzati per la produzione dei capi, alla sovrapproduzione che alimenta il fast fashion, fino allo smaltimento dei vestiti indesiderati.
La sostenibilità non è solo una tendenza, ma una responsabilità che l’industria della moda deve affrontare essendo una delle industrie più inquinanti al mondo, responsabile tra il 2% e l’8% delle emissioni globali di carbonio, secondo l’UNEP. Vediamo insieme alcuni aspetti.
L’Urgenza di cambiamenti nel settore della moda
L’industria della moda è tra le più inquinanti al mondo, contribuendo significativamente alle emissioni globali di gas serra e al consumo di risorse naturali.
Secondo un articolo dell’ANSA del settembre 2024, l’industria della moda è responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra. Inoltre, l’utilizzo di materiali sintetici, i processi di produzione intensivi e i rifiuti tessili rappresentano sfide significative per il pianeta.
L’attenzione si sta però spostando verso modelli di produzione e consumo più sostenibili, che includono l’adozione di materiali ecologici, l’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento e l’incentivazione di pratiche circolari, come il riuso e il riciclo dei capi. Le aziende che abbracciano la sostenibilità non solo rispondono alle richieste dei consumatori, ma costruiscono anche un futuro più responsabile per l’intero settore.
La crescita della consapevolezza tra i consumatori
I consumatori moderni sono sempre più attenti alla provenienza e all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. La domanda di trasparenza è in costante aumento: vogliono sapere come sono fatti i loro vestiti, da chi e in quali condizioni. Questa consapevolezza sta spingendo molte aziende a intraprendere cambiamenti significativi, dall’adozione di certificazioni ambientali alla comunicazione chiara delle loro politiche green.
Secondo una ricerca di Deloitte, nove cittadini su dieci desiderano ridurre la propria impronta ecologica, e oltre il 90% apprezza la trasparenza delle aziende riguardo alle loro strategie di sostenibilità.
L’Innovazione tecnologica a servizio della moda green
L’innovazione tecnologica è uno dei motori principali del cambiamento. Tessuti innovativi come quelli realizzati a partire da scarti alimentari o bottiglie di plastica riciclate stanno trasformando l’industria. Allo stesso tempo, strumenti digitali come l’intelligenza artificiale e stanno ottimizzando i processi produttivi, riducendo sprechi e tempi di lavorazione.
Un esempio significativo è il ruolo crescente del digitale nell’analisi dell’impatto ambientale e nella promozione della trasparenza. Qui entra in gioco un aspetto meno esplorato ma di grande rilevanza: la sostenibilità digitale.
Moda e Sostenibilità Digitale: una nuova frontiera
Oltre ai cambiamenti tangibili nei materiali e nei processi produttivi, il mondo della moda deve affrontare una sfida meno evidente ma ugualmente critica: quella della sostenibilità digitale.
Come raccontato nella nostra guida “La sostenibilità digitale nel mondo fashion” anche gli asset digitali, come i siti web e le piattaforme di e-commerce, contribuiscono significativamente all’impronta di carbonio dell’industria.
Ad esempio, Valentino ha ottimizzato il proprio sito web attraverso un percorso per ridurre le emissioni digitali, mantenendo alta l’attenzione verso l’esperienza utente e la brand identity. Grazie al percorso Karma Metrix, il brand ha dimostrato come sia possibile combinare eleganza e responsabilità ambientale.
Allo stesso modo, Paul & Shark ha integrato la sostenibilità digitale nella propria strategia riducendo del -63% le emissioni di CO2e totali rispetto alla prima misurazione.
Un sito web non ottimizzato, insieme alla gestione inefficiente dei dati, può consumare molta più energia di quanto si possa immaginare. Per questo motivo, è cruciale che il settore moda, sempre più dipendente dalla tecnologia per interagire con i consumatori, integri la sostenibilità digitale nelle sue pratiche per diminuire ulteriormente il proprio impatto ambientale.
Cosa possono fare i brand
Per abbracciare la sostenibilità digitale, i brand del settore fashion possono adottare diverse misure, tra cui:
- Ottimizzazione dei siti web per ridurre il consumo di energia e migliorare l’esperienza utente, utilizzando strumenti come Karma Metrix, che aiutano a identificare inefficienze e suggerire soluzioni mirate.
- Formazione interna sulla sostenibilità digitale, sensibilizzando i dipendenti sull’uso responsabile dei propri device e strumenti tecnologici per ridurre gli sprechi digitali.
- Promozione di piattaforme cloud green, che si avvalgono di energie rinnovabili e data center progettati per essere efficienti dal punto di vista energetico.
- Trasparenza nei dati digitali, rendendo pubblici i propri progressi verso un impatto più sostenibile.
Conclusione
La moda e la sostenibilità sono due facce della stessa medaglia: non si può parlare di futuro senza includere un impegno concreto verso un cambiamento etico e responsabile. La sfida è duplice, abbracciando sia il lato tangibile della produzione sia quello meno visibile ma altrettanto cruciale della sostenibilità digitale.
Con la nostra guida “La sostenibilità digitale nel mondo fashion”, vogliamo offrire strumenti pratici per aiutare le aziende a compiere un passo avanti in questa direzione. Solo unendo l’innovazione tecnologica e la responsabilità ambientale potremo costruire un futuro migliore per l’industria della moda e per il pianeta.