I CMO e i dipartimenti marketing possono supportare l’eco-sostenibilità e il cambiamento? La pandemia ha modificato il rapporto che abbiamo con molti aspetti della vita, fra cui la sostenibilità. Attraverso i dati raccolti da Google, abbiamo approfondito questo aspetto e soprattutto il ruolo che i dipartimenti di marketing delle aziende hanno nella promozione dell’eco-sostenibilità.
L’attenzione alla sostenibilità è in aumento
Secondo i dati raccolti da Google, l’82% dei consumatori afferma oggi di pensare all’eco-sostenibilità molto di più rispetto al passato, soprattutto in confronto al periodo pre pandemia. Questo dato si ripercuote ovviamente anche nelle decisioni delle imprese: davanti a clienti sempre più attenti, il marketing deve evolvere di pari passo e focalizzare la propria attenzione anche sulla sostenibilità.
Il modo di pensare delle persone si riflette molto anche nelle ricerche online: secondo i trend del già citato motore di ricerca, argomenti come la “sostenibilità” e il “cambiamento climatico” sono stati ricercati in Italia con un aumento del 150% rispetto al 2018.
Per vedere al futuro del marketing, i CMO devono avere una visione di lungo periodo e pensare a strategie eco-sostenibili per i propri prodotti o servizi. Di seguito tre azioni che il marketing può adottare per un posizionamento più green.
1. Brand Image: crea una relazione tra il brand e la sostenibilità
Una delle iniziative principali (sebbene più complesse) che un CMO deve fare per lavorare sull’eco-sostenibilità è creare una relazione tra il marchio e il concetto stesso di sostenibilità nella testa del consumato: in questo modo, quando una persona inizierà a pensare al prodotto o servizio di quel determinato marchio, il valore della sostenibilità si farà spazio.
“Il ruolo del professionista del marketing è identificare i category entry point (ovvero i momenti in cui un cliente inizia a pensare al prodotto di un determinato marchio) in cui la sostenibilità può collegarsi ai vantaggi offerti dal prodotto e diventare nel corso del tempo un valore aggiunto ricercato dai consumatori“, afferma Peter Field, esperto di pubblicità.
Gli aspetti correlati alla sostenibilità non devono solo essere credibili, ma devono anche rafforzare il posizionamento principale di un brand.
2. Analizza l’impatto delle iniziative di sostenibilità
Il tema dell’eco-sostenibilità può interessare diverse fasce di stakeholder: non solo i clienti finali, ma anche gli investitori, i giornalisti, i partner, i dipendenti, i fornitori e molto altro.
Le azioni messe in campo sulla sostenibilità devono avere un forte impatto all’interno e all’esterno dell’azienda: analizzare i risultati prodotti dalle strategie green messe in campo è fondamentale per comprendere la loro efficacia e sapere in quali gruppi di stakeholder hanno ottenuto il maggiore interesse.
3. Misura l’efficienza energetica del sito web
Le iniziative di comunicazione sono importanti, ma devono essere autenticate anche dai fatti. Ormai è sempre più presente tra i CMO attenti al mondo della sostenibilità, l’esigenza di misurare e ridurre l’impatto ambientale delle property digitali (anche il web inquina!).
Efficientare il consumo energetico di un sito web non solo può drasticamente ridurre la produzione di CO2 generata dallo stesso sito, ma far ottenere anche un effettivo risparmio di spese aziendali (meno energia consumata = meno costi in bolletta) e supportare la comunicazione verso un’ottica sempre più green.
Per misurare l’impatto ambientale di un sito web, molte grandi aziende attente alla sostenibilità si sono affidate a Karma Metrix, il nostro algoritmo che misura la CO2 emessa dalle pagine web. Grazie alla collaborazione con il nostro team di esperti, sarà possibile anche ottenere indicazioni su come ottimizzare l’efficienza energetica del sito e ridurre il suo impatto ambientale.
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