Essere sempre connessi, sapere usare tanti strumenti online, avere un’app che risponde a tutto, da un lato ci dà la sensazione di “dominare” la tecnologia, dall’altro, invece, intensifica il cosiddetto “inquinamento digitale”. 

Un inquinamento che ha un impatto negativo sia sull’ambiente che – a differenza di quanto crediamo – sulla nostra vita sociale , oltre che sulla salute fisica e mentale.

In questo articolo cerchiamo di capire meglio cosa si intende per inquinamento digitale, quali sono le cause per poi arrivare a qualche consiglio pratico per ridurlo.

Cos’è l’inquinamento digitale

Cosa si intende per inquinamento digitale, detto anche digital pollution? In realtà le accezioni sono due, una riguarda l’ambiente e una la nostra vita. 

Può essere definito inquinamento digitale l’insieme dei danni ambientali causati dall’utilizzo e dal consumo energetico delle tecnologie digitali, come gli smartphone, i computer, i server e le infrastrutture di rete. Questi dispositivi emettono grandi quantità di CO2 e altri gas serra, contribuendo in modo significativo al cambiamento climatico. Ogni volta che utilizziamo una tecnologia digitale, lasciamo una “impronta digitale”, che può occupare spazio di archiviazione nei server e richiedere ulteriore energia per essere gestita.

Vediamo di capire quali sono le cause e come migliorare il nostro approccio.

Le cause dell’inquinamento digitale

Tra le cause dell’inquinamento digitale, per quel che riguarda le emissioni di CO2, ne troviamo di strutturali e di modalità di approccio alla tecnologia.

Per quel che riguarda le cause strutturali possiamo individuarne tre tra tutte:

  • L’affidamento a data center che non sono green;
  • La modalità di realizzazione dei siti web (mancanza di ottimizzazione di immagini, di dark mode e tanto altro).
  • L’uso non consapevole delle tecnlogie digitali.

L’affidarsi a data center non sostenibili contribuisce all’inquinamento digitale in modo considerevole visto che si tratta di strutture fisiche centralizzate che ospitano server, storage, gruppi di continuità ecc… e che funzionano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Sono parecchio energivori: arrivano a consumare fino alll’1,5 del totale. Puntare su un data center green può essere quindi una buona idea. 

Per quel che riguarda la creazione dei siti online, si può prestare particolare attenzione caricando foto leggere, riducendo i font, creando delle pagine dark mode e tanto altro.

Quanto agli altri effetti, quelli sulla nostra vita sociale e relazionale, le cause dipendono dall’uso disparato che facciamo della tecnologia. Essere sempre connessi, vivere la cosiddetta FOMO (Fear of missing out, ossia paura di perdersi qualcosa di importante) e affidare tutte le comunicazioni a chat ed e-mail ci porta a un “consumo” della nostra mente non indifferente. 

Come ridurre l’inquinamento digitale: consigli pratici

Detto questo, come ridurre l’inquinamento digitale per fare un favore all’ambiente e a noi stessi? Ecco alcuni nostri suggerimenti.

🌱 Ridurre le email o quantomeno “progettarle”

Inviare meno email sarebbe l’ideale. Invece di rispondere con un semplice “ok”, possiamo sfruttare l’occasione per condividere altre informazioni che altrimenti sarebbero state oggetto di una comunicazione successiva. Inoltre, è consigliabile allegare file di piccole dimensioni, utilizzando strumenti online per comprimerli o condividendoli attraverso il cloud.

🌱 Disiscriversi dalle newsletter che non interessano

Prova a cercare nella tua posta elettronica la parola “newsletter” e guarda quante email risultano mai aperte. Se si tratta di qualcuna ogni tanto ok, ma se proprio non ne hai mai letta nessuna proveniente da quel mittente, è il caso di cancellare la propria iscrizione.

🌱 Fare pulizia della casella di posta ma non solo

Tutto ciò che non usiamo va eliminato, vale per le email di 10 anni prima così come per file obsoleti, foto e documenti che non hanno più ragione di essere archiviati.

🌱 Disinstallare applicazioni non utilizzate

Quando c’è una nuova app sembra sempre che sia utilissima, ma se di fatto non l’apri mai non è così. Lascia sul tuo smartphone solo ciò che usi davvero e disinstalla le altre app. Tanto, se ne dovessi avere bisogno, fai sempre in tempo a scaricarle di nuovo.

🌱 Evitare di salvare in automatico le foto delle chat

Sapevi che molte app di messaggistica, inclusa WhatsApp, ti consentono di scegliere se salvare o meno le foto che ti vengono inviate? Questa funzionalità ti permette di mantenere il tuo dispositivo più leggero e di risparmiare spazio, evitando di sovraccaricarlo con contenuti che potrebbero non essere importanti o che potresti non voler conservare.

🌱 Preferire messaggi di testo a messaggi vocali

Quante volte ci è capitato di dire ‘Ti mando un vocale così faccio prima’ solo perché eravamo di fretta o non avevamo voglia di scrivere? Questa abitudine sta diventando sempre più diffusa, ma non tutti sanno che inviare file vocali può risultare dannoso per l’ambiente.

I messaggi vocali infatti sono più pesanti delle normali chat di testo e richiedono una quantità maggiore di dati per essere inviati e scaricati. Questo significa che, sebbene possa sembrare un modo più veloce e comodo di comunicare, l’invio di messaggi vocali contribuisce ad aumentare l’impronta di carbonio della nostra attività digitale.

🌱 Fare le call senza video quando non è necessario

Guardarsi mentre si fa una videocall sarebbe l’ideale, ma se si tratta di un breve allineamento o una call di routine tra persone che comunque si vedranno il giorno dopo in ufficio, spegnere il video può essere una buona idea, soprattutto per l’ambiente.

🌱 Disattivare tutte le notifiche

Se vuoi ridurre il tempo che passi con il naso incollato allo schermo del tuo smartphone, ecco un consiglio utile: disattiva tutte le notifiche dei social media e delle app di messaggistica. Non solo questo ti aiuterà a concentrarti meglio sulle tue attività, ma anche a ridurre l’impatto ambientale del tuo smartphone. Infatti, ogni volta che ricevi una notifica, il tuo telefono deve accendersi e consuma energia, contribuendo così all’aumento delle emissioni di CO2 legate all’utilizzo del nostro smartphone.

🌱 Non farsi distrarre dalla tecnologia quando si è con gli altri

Last but not least, lo smartphone in particolare rischia di allontanarci dagli altri. Diversi studi hanno dimostrato che, quando si è in due o più a cena, avere il cellulare sul tavolo equivale ad avere un terzo, quarto, quinto incomodo. Che sia lì pronto a squillare o vibrare, fa sì che l’altra persona non si senta a proprio agio nel parlare. Ancora di più se lo usi mentre sei con lei senza scusarti perché lo stai guardando.

Quando la buona educazione fa rima con sostenibilità, ambientale e relazionale. 

Lo studioso Shiva Ratan Agraval, inoltre, in una ricerca dal titolo “Digital Pollution and Its Impact on the Family and Social Interactions” ha analizzato l’impatto dell’inquinamento digitale sulle interazioni familiari e sociali. Dalle risposte delle 613 persone coinvolte è emerso che tra i mezzi che più hanno un impatto sulla vita sociale ci sono gli smartphone

Conclusioni

Come abbiamo visto in questo articolo, l‘inquinamento digitale è un problema in costante aumento. Tuttavia, esistono diverse soluzioni per limitare il nostro impatto ambientale digitale, che vanno oltre le opzioni menzionate in precedenza. Sai già quanto inquina il tuo sito web? Se non l’hai ancora fatto, puoi provare la nostra demo qui.


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